14/07/11

CCIAA Firenze - Legge 266/97 - finanziamenti all’artigianato artistico e tradizionale in aree di degrado urbano e sociale – 30-09-11


Al fine di valorizzare in termini imprenditoriali le attività tradizionali e innovative della città di Firenze nell’ambito dell’artigianato artistico, elemento distintivo e qualificante della storia, dell’immagine e della cultura cittadina, nonché di offrire uno strumento di sostegno alle imprese del settore per superare il periodo congiunturale di recessione, e di favorire, al contempo, la rivitalizzazione, lo sviluppo e la riqualificazione di specifiche aree della città, caratterizzate da situazioni di degrado urbano e sociale, il Comune di Firenze con il supporto della CCIAA indice un bando per la concessione di finanziamenti finalizzati a sostenere progetti di investimento di piccole e micro imprese che abbiano, o scelgano di individuare, la propria sede operativa nell’area di degrado urbano e sociale individuata ai sensi dell’art. 14 L. 266/97 e caratterizzati dalla focalizzazione su:
1. Innovazione del prodotto e di processo
2. Internazionalizzazione
3. Decoro urbano (estetica della bottega, insegne, riqualificazione degli spazi, vetrine ecc.).
Soggetti destinatari delle agevolazioni sono le “Piccole imprese” e le “Microimprese” appartenenti ai settori produttivi dell’artigianato artistico e tradizionale.
Le agevolazioni saranno pari all’80% delle spese ritenute ammissibili, siano esse in conto capitale o in conto gestione, così ripartite:
- 37,50% sotto forma di contributo a fondo perduto attingendo dalle risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio. Tale contributo, dopo la sottoscrizione della convenzione, potrà essere anticipato fino all’80% previa copertura fidejussoria bancaria o assicurativa dell’intero anticipo;
- 31,25% sotto forma di contributo a fondo perduto erogato a consuntivo in sede di rendicontazione della prima e seconda tranche di finanziamento:
- 31,25% sotto forma di finanziamento agevolato al tasso fisso annuo dello 0.50%.
Per ciascun progetto sarà concesso un contributo totale massimo di 20.000 euro.

PSR GAL Appennino Aretino- mis 133 Informazione e promozione prodotti agricoli di qualità – 31-07-11


Con la Misura 1.3.3 il GAL intende sostenere la diffusione delle informazioni e la promozione dei prodotti tutelati nell’ambito dei sistemi di qualità al fine di diffonderne il consumo, di favorirne l’aumento del valore commerciale, accrescendone il valore aggiunto ed espanderne gli sbocchi del mercato. Un mercato che oggi è rappresentato da quello locale il più significativo, quello nazionale rivolto al Nord Italia e quello internazionale del NORD Europa, dei paesi dell’est, Stati Uniti, Cina, India e Paesi Arabi.
L’area del Gal Appennino Aretino infatti, gode oltre che delle peculiarità ambientali e paesaggistiche anche di un’importante presenza di prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentari.
Il richiedente deve appartenere ad una delle seguenti tipologie:
a. Consorzi di tutela dei prodotti agricoli e agroalimentari a denominazione riconosciuta ai sensi del Reg.(CE) n. 510/2006 (DOP ed IGP), o equipollenti organismi ufficiali di riferimento della denominazione;
b. Consorzi di tutela di vini a denominazione riconosciuta ai sensi del Regolamento CE n. 1234/2007;
c. Organismi associativi (si prescinde dalla forma giuridica) con almeno il 10% degli operatori biologici iscritti nell’elenco regionale (L.R. n. 49/1997) operanti nella zona di riferimento del GAL, e comunque con non meno di 5 operatori.
La misura prevede di sostenere le attività di informazione e promozione riguardo ai sistemi di qualità alimentari nei confronti dei consumatori circa la reperibilità e la qualità dei prodotti, nonché dei metodi di produzione impiegati nell’ambito dei sistemi di qualità riconosciuti a livello comunitario (reg. CEE 2092/91, reg. CE 510/2006, reg. CE 509/2006, reg. CEE 1493/99).
Il sostegno è concesso per le seguenti tipologie di investimento:
Organizzazione e partecipazione a Fiere;
Attività informativa e di comunicazione: realizzazione materiale divulgativo;
Attività di comunicazione presso punti vendita;
Attività pubblicitarie attraverso canali della comunicazione.
Il sostegno è concesso in forma di contributo a fondo perduto fino al 70% del costo totale ammissibile.
Qualora il territorio del prodotto DOP, IGP, DOC, DOCG non sia totalmente, all’interno dell’area del GAL, il costo ammissibile avrà una riduzione percentuale uguale al territorio esterno al GAL.
Il contributo minimo richiedibile è di € 10.000,00 per domanda di aiuto, mentre il contributo massimo concedibile è di € 200.000,00.

PSR GAL Appennino Aretino- mis 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo, alimentare e forestale – 31-07-11


Obiettivo primario della misura è quello di sostenere i produttori e le loro associazioni nella promozione di sistemi di qualità e soprattutto nello sviluppo di nuove iniziative economiche con particolare attenzione a processi e tecnologie capaci di creare collegamenti tra produzione e ricerca, innovazione e valore aggiunto.
Sono beneficiari:
- i soggetti coinvolti nella filiera (gli imprenditori agricoli professionali, le imprese operanti nella trasformazione dei prodotti agricoli e forestali, le industrie di seconda lavorazione e le industrie meccaniche, gli operatori commerciali, le imprese di servizio, i soggetti di diritto pubblico, i soggetti di diritto pubblico o privato operanti nella produzione e trasferimento di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica) che firmano accordi di cooperazione o si riuniscono in Associazioni Temporanee di Impresa (ATI);
- altre forme giuridico societarie di nuova costituzione composte dai soggetti di cui al punto precedente.
I soggetti che possono presentare domanda di aiuto sono esclusivamente i seguenti: imprenditori agricoli professionali, imprese operanti nella trasformazione dei prodotti agricoli e forestali, industrie di seconda lavorazione e industrie meccaniche, operatori commerciali, imprese di servizio, soggetti di diritto pubblico, soggetti di diritto pubblico o privato operanti nella produzione e trasferimento di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica.
I soggetti di cui sopra devono aver formalizzato la volontà di attuare un progetto di cooperazione, da realizzarsi con il sostegno del PSR, mediante la sottoscrizione di un accordo di cooperazione nel quale sia identificato il soggetto capofila, cui spetta l’onere della presentazione e del coordinamento del progetto di cooperazione, e i partner del progetto siano essi effettivi che divengono beneficiari finali a seguito della presentazione di una specifica domanda di aiuto o partner associati.
In ogni caso, il soggetto capofila deve essere un rappresentante diretto della filiera su cui verte il progetto, sia esso produttore primario o trasformatore.
Nel partenariato del progetto di cooperazione devono essere rappresentati gli imprenditori agricoli e/o le imprese forestali, per garantire una adeguata partecipazione dei produttori primari alle ricadute positive del progetto di cooperazione, o in forma di partner effettivi o di partner associati.
Ogni soggetto aderente all’accordo deve partecipare concretamente, con propri fondi o con proprio personale e strutture, alla realizzazione degli investimenti.
I settori di ricerca e della sperimentazione sono:
- Settore lattiero-caseario e derivati;
­­- Settore carne e macellazione;
- Settore avicolo;
- Settore apistico;
- Settore equino;
- Settore forestale;
- Settore florovivaistico;
- Settore mangimistico.
- Settore olivo-oleicolo;
- Settore delle agrienergie;
- Settore tabacchicolo
L’aggiunta delle filiere vitivinicola, dei cereali/proteoleaginose, dell’ortofrutta e dei sottoprodotti di origine animale è in fase di notifica alla Commissione Europea.
Il PSR sostiene gli investimenti finalizzati alla generazione di energia realizzati da imprese agricole e forestali con una potenza fino ad 1MWe.
I progetti di cooperazione devono coinvolgere almeno due soggetti, siano essi singoli o associati di cui:
- uno appartenente al settore agricolo, agroalimentare o forestale;
- uno operante nella produzione e trasferimento di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica.
Le iniziative sono ammissibili previa sottoscrizione di specifici accordi e impegni comuni finalizzati alla cooperazione.
Il sostegno non è concesso per le attività di ricerca.
Il sostegno è concesso in forma di contributo a fondo perduto pari al 70% del costo totale ammissibile, elevato al 100% se i beneficiari sono soggetti pubblici ed Enti pubblici di ricerca e sperimentazione.
Il contributo massimo concedibile è pari a € 150.000 euro per progetto di cooperazione; la ripartizione sui singoli progetti di dettaglio è libera. Il contributo minimo concedibile è pari a € 30.000,00 euro per progetto di cooperazione.

05/07/11

POR Creo 1.3 – Contributi all’innovazione del settore terziario ed ai servizi- turismo e commercio – 31-07-11 e 30-06-2012 a seguire


L'azione configura un sistema di aiuto diretto alle imprese turistiche e commerciali per interventi di innovazione di processo e di organizzazione al fine di rafforzare la loro competitività sui mercati nazionali ed internazionali.
Al fine di sviluppare la competitività del sistema produttivo la Regione Toscana concede aiuti diretti alle imprese turistiche e commerciali per interventi di innovazione di processo e di organizzazione.
Sono ammesse a beneficiare delle sovvenzioni le Medie, Piccole e Micro imprese, anche di nuova costituzione, operanti nel turismo o nel commercio così come di seguito precisato:
a) imprese che esercitano le attività ricettive di cui al Titolo II "Imprese Turistiche", della L.R. 42/2000 e successive modifiche, oppure che svolgono un'attività relativa a strutture complementari al turismo come individuate nella delibera G.R. n. 349 del 2/4/2001; tale attività dovrà risultare prevalente per l’unità locale che realizza il progetto di investimento;
b) imprese che esercitano attività commerciali di cui alla Legge regionale del 7 febbraio 2005 n. 28 e successive modifiche; tale attività dovrà risultare prevalente per l’unità locale che realizza il progetto di investimento;
c) Centri Commerciali Naturali di cui all’Art. 97 della L.R. 28/2005;
d) raggruppamenti temporanei di imprese, di cui alle lettere precedenti, ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs. 163/2006, composti da almeno tre imprese, costituiti o costituendi che, prima della presentazione della domanda, abbiano conferito mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, qualificato mandatario, il quale presenta la domanda in nome e per conto proprio e dei mandanti.
Non possono essere ammesse all'agevolazione investimenti inferiori ad Euro 50.000,00 e superiori ad Euro 1.000.000,00. Sono possibili deroghe solo nel caso di progetti per la cui realizzazione è dimostrata la necessità, al fine della funzionalità dell'intervento stesso, di procedere ad investimenti superiori alla suddetta soglia massima.
Gli investimenti usufruiscono di un contributo in conto impianti nella misura massima rispettivamente del 25% della spesa ritenuta ammissibile, per le medie imprese, e del 35% per le piccole e micro imprese.
Nel caso in cui il beneficiario sia un CCN, l’aiuto è concesso nella misura del 50%.
Si precisa che nel caso di raggruppamento di imprese, il beneficio viene riconosciuto a ciascuna singola impresa partecipante, nel rispetto dei tassi sopra indicati in relazione alla dimensione della stessa.

16/06/11

Firenze e prov.- Contributi per la promozione settore commercio– 12-07-11


La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Firenze, nell’ambito delle proprie funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese, ha indetto un bando per finanziare progetti ed iniziative promozionali per il settore del commercio della provincia di Firenze.
Possono accedere ai contributi:
  • Enti e organismi privati portatori di interessi diffusi e collettivi, quali ad esempio associazioni imprenditoriali, consorzi di imprese, associazioni dei consumatori e di rappresentanza dei lavoratori, nonché soggetti del terzo settore, con sede legale e operativa in provincia di Firenze;
  • Enti pubblici della provincia di Firenze e organismi a prevalente capitale pubblico con sede legale e operativa in provincia di Firenze per progetti condivisi nell’interesse dell’economia provinciale;
  • Singole imprese e professionisti con sede legale e operativa in provincia di Firenze, cittadini residenti in provincia di Firenze in relazione a progetti e interventi di rilevante impatto per le imprese della provincia.
Non possono, in nessun caso, essere beneficiari di finanziamenti della Camera di Commercio, a qualsiasi titolo:
  • i partiti politici ovvero le associazioni agli stessi collegati;
  • i mass media;
  • le società partecipate dalla Camera di Commercio di Firenze.

I soggetti beneficiari devono, ove previsto:
  • essere iscritti al Registro delle Imprese di Firenze ed in regola con la denuncia inizio attività al REA;
  • essere in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • non essere soggetti alle procedure concorsuali, di cui al R.D. 16 giugno 1942, n. 267 e al D.L. 9 gennaio 2006, n. 5;
  • essere in grado di attestare la regolarità contributiva per quanto concerne gli adempimenti previdenziali, assistenziali e antinfortunistici.
Sono ammesse ai contributi le seguenti tipologie di interventi, da realizzarsi entro il 31 dicembre 2011:
  1. iniziative e/o progetti per favorire la promozione, la qualificazione e la valorizzazione delle imprese, nonché la promozione e la commercializzazione dei prodotti e dei servizi offerti;
  2. iniziative e/o progetti finalizzati alla diffusione dell’innovazione e della qualità;
  3. azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori per favorire scelte di acquisto consapevole;
  4. realizzazione di studi, ricerche, pubblicazioni, mostre e fiere, ecc. su tematiche di interesse e attualità per il sistema economico provinciale attinenti al settore commercio;
  5. realizzazione di azioni di formazione e informazione, quali seminari, convegni, percorsi formativi, produzione di materiale informativo e formativo;
  6. iniziative e/o progetti che incentivano l’aggregazione fra imprese e lo sviluppo di reti di imprese, e realizzazione di relative azioni promozionali.
Il contributo camerale è concesso per un importo massimo non superiore al 50% delle spese ammissibili e comunque in misura non superiore al disavanzo previsto tra entrate e spese ammissibili, al netto del contributo camerale.

Sono esclusi dall’ammissibilità le iniziative ed i progetti:
  • in corso di realizzazione o già realizzati;
  • finalizzati al solo funzionamento degli enti ed organismi richiedenti;
  • che prevedano procedure di selezione dei beneficiari basate sull’iscrizione, appartenenza, affiliazione all’organizzazione dei proponenti e quindi ove non sia garantito l’accesso a tutti i soggetti potenzialmente interessati;
  • per i quali i beneficiari dell’azione promozionale siano i medesimi proponenti, soggetti controllati e collegati;
  • presentati da soggetti esclusi dai finanziamenti camerali a seguito di accertata non veridicità delle dichiarazioni rese nella domanda attuale o altra precedentemente presentata alla Camera di Commercio;
  • che prevedano un costo complessivo inferiore a € 25.000,00.
Per ciascuna domanda sarà calcolato l’ammontare del contributo previsto pari al 50% delle spese ammissibili e, in ogni caso, non superiore ad € 30.000,00.
Sono ammissibili a contributo solo le spese direttamente e specificatamente imputabili all’iniziativa, le quali devono considerarsi IVA esclusa, a meno che tale imposta non rappresenti, in tutto o in parte, un costo per il soggetto proponente, ipotesi quest’ultima da precisare mediante specifica dichiarazione in fase di presentazione della domanda.
Non sono considerate ammissibili le seguenti spese:
  • le spese non comprovate da documenti fiscalmente validi e quietanzati;
  • per gettoni e/o compensi di qualsiasi natura per gli amministratori dei soggetti beneficiari e delle strutture controllate, collegate e partecipate dal beneficiario o aventi legali rappresentanti, amministratori o soci in comune, compresi rimborsi spese di qualsiasi genere;
  • le spese per servizi erogati da soggetti controllati, collegati, partecipati e di emanazione dei beneficiari dei contributi o aventi legali rappresentanti, amministratori o soci in comune;
  • spese per acquisti di beni durevoli (materiali e immateriali);
  • le imposte dirette, e quelle indirette qualora detraibili.
Non sono ammesse al finanziamento camerale ma concorrono a formare i costi di progetto le spese di rappresentanza (omaggi, colazioni, buffet, ed altre manifestazioni conviviali).
Possono concorrere a formare i costi di progetto ammessi al contributo camerale nella misura massima del 30% delle spese documentabili :
  • gli oneri di personale dipendente a tempo indeterminato del soggetto a cui viene concesso il contributo e delle strutture controllate, collegate e partecipate dal beneficiario o aventi legali rappresentanti, amministratori o soci in comune;
  • le spese per i contratti di collaborazione e di lavoro flessibile non espressamente stipulati per la realizzazione del progetto dal soggetto a cui viene concesso il contributo e dalle strutture controllate, collegate e partecipate dal beneficiario o aventi legali rappresentanti, amministratori o soci in comune;
  • le spese generali di gestione (energia elettrica, riscaldamento, telefono, cancelleria, spese postali ecc.);
  • le spese generali per attività di coordinamento e di gestione del progetto svolte da soggetti diversi dal soggetto beneficiario.
La suddetta percentuale è da calcolarsi esclusivamente sulla base del totale delle spese ammesse.
Nel caso in cui si riscontrasse un sostanziale ridimensionamento delle attività previste in fase di proposta progettuale, di diretta incidenza sui parametri di valutazione del progetto, si provvederà alla rettifica del punteggio assegnato in fase di istruttoria della domanda e al conseguente riposizionamento nella graduatoria che potrebbe comportare, in caso di insufficienza dei fondi, l’esclusione dal beneficio finanziario.
Al di fuori di quanto previsto, qualora il progetto realizzato non risulti qualitativamente soddisfacente o non raggiunga gli obiettivi prefissati può essere proposta la riduzione o la non concessione del contributo camerale.
Ove ne sussistano le condizioni, i contributi del presente bando sono concessi in regime “de minimis” che prevede che l’importo complessivo degli aiuti de minimis accordati ad una medesima impresa non può superare € 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari.
Le agevolazioni previste dal bando non sono cumulabili con altre concesse allo stesso titolo e per le stesse finalità dallo Stato e da altri Enti Pubblici.
Le domande di partecipazione devono essere inviate, a pena di non ammissibilità, a partire dal 12 Giugno ed entro il 12 Luglio 2011.

Firenze e prov. - Contributi per la promozione settore turismo– 12-07-11


La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Firenze, nell’ambito delle proprie funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese, ha indetto un bando per finanziare progetti ed iniziative promozionali per il settore del Turismo della provincia di Firenze.

Possono accedere ai contributi:
  • Enti e organismi privati portatori di interessi diffusi e collettivi, quali ad esempio associazioni imprenditoriali, consorzi di imprese, associazioni dei consumatori e di rappresentanza dei lavoratori, nonché soggetti del terzo settore, con sede legale e operativa in provincia di Firenze;
  • Enti pubblici della provincia di Firenze e organismi a prevalente capitale pubblico con sede legale e operativa in provincia di Firenze per progetti condivisi nell’interesse dell’economia provinciale;
  • Singole imprese e professionisti con sede legale e operativa in provincia di Firenze, cittadini residenti in provincia di Firenze in relazione a progetti e interventi di rilevante impatto per le imprese della provincia.
Non possono, in nessun caso, essere beneficiari di finanziamenti della Camera di Commercio, a qualsiasi titolo:
  • i partiti politici ovvero le associazioni agli stessi collegati;
  • i mass media;
  • le società partecipate dalla Camera di Commercio di Firenze.
I soggetti beneficiari devono, ove previsto:
  • essere iscritti al Registro delle Imprese di Firenze ed in regola con la denuncia inizio attività al REA;
  • essere in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • non essere soggetti alle procedure concorsuali, di cui al R.D. 16 giugno 1942, n. 267 e al D.L. 9 gennaio 2006, n. 5;
  • essere in grado di attestare la regolarità contributiva per quanto concerne gli adempimenti previdenziali, assistenziali e antinfortunistici.
Possono beneficiare del cofinanziamento della Camera di Commercio le seguenti tipologie di interventi, da realizzarsi entro il 31 dicembre 2011:
  1. progetti che favoriscono la ricerca di sinergie fra settore turistico e produzioni di qualità;
  2. realizzazione di studi, ricerche, pubblicazioni, mostre e fiere, ecc. su tematiche di interesse e attualità per il sistema economico provinciale attinente al settore turismo;
  3. realizzazione di azioni di formazione e informazione, quali seminari e convegni, e produzione di materiale promozionale;
  4. iniziative e/o progetti per favorire la promozione, la qualificazione e la valorizzazione delle imprese, nonché la promozione, la qualificazione, la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti e dei servizi offerti;
  5. iniziative e/o progetti innovativi e rilevanti per lo sviluppo dell’economia provinciale con particolari ricadute sul settore turismo;
  6. iniziative e/o progetti finalizzati alla diffusione dell’innovazione e della qualità;
  7. iniziative e/o progetti che incentivano l’aggregazione fra imprese e lo sviluppo di reti di imprese e realizzazione di relative azioni promozionali.
Il contributo camerale è concesso per un importo massimo non superiore al 50% delle spese ammissibili e comunque in misura non superiore al disavanzo previsto tra entrate e spese ammissibili, al netto del contributo camerale.
Sono esclusi dall’ammissibilità le iniziative ed i progetti:
  • in corso di realizzazione o già realizzati;
  • finalizzati al solo funzionamento degli enti ed organismi richiedenti;
  • che prevedano procedure di selezione dei beneficiari basate sull’iscrizione, appartenenza, affiliazione all’organizzazione dei proponenti e quindi ove non sia garantito l’accesso a tutti i soggetti potenzialmente interessati;
  • per i quali i beneficiari dell’azione promozionale siano i medesimi proponenti, soggetti controllati e collegati;
  • presentati da soggetti esclusi dai finanziamenti camerali a seguito di accertata non veridicità delle dichiarazioni rese nella domanda attuale o altra precedentemente presentata alla Camera di Commercio;
  • che prevedano un costo complessivo inferiore a € 25.000,00.
Per ciascuna domanda sarà calcolato l’ammontare del contributo previsto pari al 50% delle spese ammissibili e, in ogni caso, non superiore ad € 20.000,00.
Sono ammissibili a contributo solo le spese direttamente e specificatamente imputabili all’iniziativa, le quali devono considerarsi IVA esclusa, a meno che tale imposta non rappresenti, in tutto o in parte, un costo per il soggetto proponente, ipotesi quest’ultima da precisare mediante specifica dichiarazione in fase di presentazione della domanda.
Non sono considerate ammissibili le seguenti spese:
  • le spese non comprovate da documenti fiscalmente validi e quietanzati;
  • per gettoni e/o compensi di qualsiasi natura per gli amministratori dei soggetti beneficiari e delle strutture controllate, collegate e partecipate dal beneficiario o aventi legali rappresentanti, amministratori o soci in comune, compresi rimborsi spese di qualsiasi genere;
  • le spese per servizi erogati da soggetti controllati, collegati, partecipati e di emanazione dei beneficiari dei contributi o aventi legali rappresentanti, amministratori o soci in comune;
  • spese per acquisti di beni durevoli (materiali e immateriali);
  • le imposte dirette, e quelle indirette qualora detraibili.
Non sono ammesse al finanziamento camerale ma concorrono a formare i costi di progetto le spese di rappresentanza (omaggi, colazioni, buffet, ed altre manifestazioni conviviali).
Possono concorrere a formare i costi di progetto ammessi al contributo camerale nella misura massima del 30% delle spese documentabili:
  • gli oneri di personale dipendente a tempo indeterminato del soggetto a cui viene concesso il contributo e delle strutture controllate, collegate e partecipate dal beneficiario o aventi legali rappresentanti, amministratori o soci in comune;
  • le spese per i contratti di collaborazione e di lavoro flessibile non espressamente stipulati per la realizzazione del progetto dal soggetto a cui viene concesso il contributo e dalle strutture controllate, collegate e partecipate dal beneficiario o aventi legali rappresentanti, amministratori o soci in comune;
  • le spese generali di gestione (energia elettrica, riscaldamento, telefono, cancelleria, spese postali ecc.);
  • le spese generali per attività di coordinamento e di gestione del progetto svolte da soggetti diversi dal soggetto beneficiario.
La suddetta percentuale è da calcolarsi esclusivamente sulla base del totale delle spese ammesse.
Nel caso in cui si riscontrasse un sostanziale ridimensionamento delle attività previste in fase di proposta progettuale, di diretta incidenza sui parametri di valutazione del progetto, si provvederà alla rettifica del punteggio assegnato in fase di istruttoria della domanda e al conseguente riposizionamento nella graduatoria che potrebbe comportare, in caso di insufficienza dei fondi, l’esclusione dal beneficio finanziario.
Al di fuori di quanto previsto, qualora il progetto realizzato non risulti qualitativamente soddisfacente o non raggiunga gli obiettivi prefissati può essere proposta la riduzione o la non concessione del contributo camerale.
Ove ne sussistano le condizioni, i contributi del presente bando sono concessi in regime “de minimis” che prevede che l’importo complessivo degli aiuti de minimis accordati ad una medesima impresa non può superare € 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari.
Le agevolazioni previste dal bando non sono cumulabili con altre concesse allo stesso titolo e per le stesse finalità dallo Stato e da altri Enti Pubblici.
Le domande di partecipazione devono essere inviate, a pena di non ammissibilità, a partire dal 12 Giugno ed entro il 12 Luglio 2011.

Firenze e prov- Contributi per la promozione settore Industria – 12-07-11

La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Firenze, nell’ambito delle proprie funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese, ha indetto un bando per finanziare progetti ed iniziative promozionali per il settore Industria della provincia di Firenze.

Possono accedere ai contributi:
  • Enti e organismi privati portatori di interessi diffusi e collettivi, quali ad esempio associazioni imprenditoriali, consorzi di imprese, associazioni dei consumatori e di rappresentanza dei lavoratori, nonché soggetti del terzo settore, con sede legale e operativa in provincia di Firenze;
  • Enti pubblici della provincia di Firenze e organismi a prevalente capitale pubblico con sede legale e operativa in provincia di Firenze per progetti condivisi nell’interesse dell’economia provinciale;
  • Singole imprese e professionisti con sede legale e operativa in provincia di Firenze, cittadini residenti in provincia di Firenze in relazione a progetti e interventi di rilevante impatto per le imprese della provincia.

Non possono, in nessun caso, essere beneficiari di finanziamenti della Camera di Commercio, a qualsiasi titolo:
  • i partiti politici ovvero le associazioni agli stessi collegati;
  • i mass media;
  • le società partecipate dalla Camera di Commercio di Firenze.

I soggetti beneficiari devono, ove previsto:
  • essere iscritti al Registro delle Imprese di Firenze ed in regola con la denuncia inizio attività al REA;
  • essere in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • non essere soggetti alle procedure concorsuali, di cui al R.D. 16 giugno 1942, n. 267 e al D.L. 9 gennaio 2006, n. 5;
  • essere in grado di attestare la regolarità contributiva per quanto concerne gli adempimenti previdenziali, assistenziali e antinfortunistici.
Possono beneficiare del cofinanziamento della Camera di Commercio le seguenti tipologie di interventi, da realizzarsi entro il 31 dicembre 2011:
  1. iniziative e/o progetti per favorire la promozione, la qualificazione e la valorizzazione delle imprese, nonché la promozione e la commercializzazione dei prodotti e dei servizi offerti;
  2. iniziative e/o progetti che incentivano l’aggregazione tra imprese, lo sviluppo di reti di imprese e realizzazione di relative azioni promozionali;
  3. iniziative e/o progetti finalizzati alla diffusione dell’innovazione e della qualità;
  4. progetti, iniziative e azioni di informazione mirati alla salvaguardia dei prodotti “Made in Italy”, anche con riferimento al fenomeno della contraffazione;
  5. realizzazione di studi, ricerche, pubblicazioni, ecc, su tematiche di interesse e attualità per il sistema economico provinciale attinenti al settore industria;
  6. realizzazione di azioni di formazione e informazione, quali seminari e convegni, e produzione di materiale promozionale;
  7. iniziative e/o progetti rivolti al risparmio energetico e ai miglioramenti dei processi gestionali e/o operativi che portano alla tutela dell’ambiente.
Il contributo camerale è concesso per un importo massimo non superiore al 50% delle spese ammissibili e comunque in misura non superiore al disavanzo previsto tra entrate e spese ammissibili, al netto del contributo camerale.
Sono esclusi dall’ammissibilità le iniziative ed i progetti:
  • in corso di realizzazione o già realizzati;
  • finalizzati al solo funzionamento degli enti ed organismi richiedenti;
  • che prevedano procedure di selezione dei beneficiari basate sull’iscrizione, appartenenza, affiliazione all’organizzazione dei proponenti e quindi ove non sia garantito l’accesso a tutti i soggetti potenzialmente interessati;
  • per i quali i beneficiari dell’azione promozionale siano i medesimi proponenti, soggetti controllati e collegati;
  • presentati da soggetti esclusi dai finanziamenti camerali a seguito di accertata non veridicità delle dichiarazioni rese nella domanda attuale o altra precedentemente presentata alla Camera di Commercio;
  • che prevedano un costo complessivo inferiore a € 25.000,00.

Per ciascuna domanda sarà calcolato l’ammontare del contributo previsto pari al 50% delle spese ammissibili e, in ogni caso, non superiore ad € 30.000,00.
Sono ammissibili a contributo solo le spese direttamente e specificatamente imputabili all’iniziativa, le quali devono considerarsi IVA esclusa, a meno che tale imposta non rappresenti, in tutto o in parte, un costo per il soggetto proponente, ipotesi quest’ultima da precisare mediante specifica dichiarazione in fase di presentazione della domanda.

Non sono considerate ammissibili le seguenti spese:
  • le spese non comprovate da documenti fiscalmente validi e quietanzati;
  • per gettoni e/o compensi di qualsiasi natura per gli amministratori dei soggetti beneficiari e delle strutture controllate, collegate e partecipate dal beneficiario o aventi legali rappresentanti, amministratori o soci in comune, compresi rimborsi spese di qualsiasi genere;
  • le spese per servizi erogati da soggetti controllati, collegati, partecipati e di emanazione dei beneficiari dei contributi o aventi legali rappresentanti, amministratori o soci in comune;
  • spese per acquisti di beni durevoli (materiali e immateriali);
  • le imposte dirette, e quelle indirette qualora detraibili.
Non sono ammesse al finanziamento camerale ma concorrono a formare i costi di progetto le spese di rappresentanza (omaggi, colazioni, buffet, ed altre manifestazioni conviviali).
Possono concorrere a formare i costi di progetto ammessi al contributo camerale nella misura massima del 30% delle spese documentabili:
  • gli oneri di personale dipendente a tempo indeterminato del soggetto a cui viene concesso il contributo e delle strutture controllate, collegate e partecipate dal beneficiario o aventi legali rappresentanti, amministratori o soci in comune;
  • le spese per i contratti di collaborazione e di lavoro flessibile non espressamente stipulati per la realizzazione del progetto dal soggetto a cui viene concesso il contributo e dalle strutture controllate, collegate e partecipate dal beneficiario o aventi legali rappresentanti, amministratori o soci in comune;
  • le spese generali di gestione (energia elettrica, riscaldamento, telefono, cancelleria, spese postali ecc.);
  • le spese generali per attività di coordinamento e di gestione del progetto svolte da soggetti diversi dal soggetto beneficiario.
La suddetta percentuale è da calcolarsi esclusivamente sulla base del totale delle spese ammesse.
Nel caso in cui si riscontrasse un sostanziale ridimensionamento delle attività previste in fase di proposta progettuale, di diretta incidenza sui parametri di valutazione del progetto, si provvederà alla rettifica del punteggio assegnato in fase di istruttoria della domanda e al conseguente riposizionamento nella graduatoria che potrebbe comportare, in caso di insufficienza dei fondi, l’esclusione dal beneficio finanziario.
Al di fuori di quanto previsto, qualora il progetto realizzato non risulti qualitativamente soddisfacente o non raggiunga gli obiettivi prefissati può essere proposta la riduzione o la non concessione del contributo camerale.
Ove ne sussistano le condizioni, i contributi del presente bando sono concessi in regime “de minimis” che prevede che l’importo complessivo degli aiuti de minimis accordati ad una medesima impresa non può superare € 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari.
Le agevolazioni previste dal bando non sono cumulabili con altre concesse allo stesso titolo e per le stesse finalità dallo Stato e da altri Enti Pubblici.
Le domande di partecipazione devono essere inviate, a pena di non ammissibilità, a partire dal 12 Giugno ed entro il 12 Luglio 2011.
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